Triveneto

Casa Duse ad Asolo, il borgo più bello d’Italia

Qualche settimana fa, ho deciso di dedicare la mia domenica ad un viaggetto culturale direzione Casa Duse. Mi sono inoltrata in quel di Asolo, in provincia di Treviso, per poi spostarmi nella piccola Possagno, terra natia dell’immenso Canova.

Il borgo di Asolo, non a caso conosciuto come uno dei più belli d’Italia, è posto su un’area collinare che si affaccia sulla pianura veneta. La zona centrale è facilmente raggiungibile, ma consiglio alle signore di indossare un paio di scarpe comode perché, nonostante la salita non sia impegnativa, coi tacchi (non da esperte) potremmo avere qualche difficoltà.  Percorrendo le vie del centro storico, si è avvolti da un’atmosfera, soprattutto nel periodo invernale, che fa ritornare indietro nel tempo l’ignaro viaggiatore. Tra negozi di cibo locale e luci che incorniciano i portici e le stradine, in un attimo è tutto fiaba.

La magia deve essere proprio essere una caratteristica del luogo, affascinante come gli occhi languidi dell’attrice Eleonora Duse, amante di D’Annunzio, i cui cimeli si trovano presso il Palazzo della Regione, che si fa notare per la sua loggia affrescata con scene di battaglia.

La Duse, celebrata dal Teatro che porta il suo nome e ricordata tra le mura della sua casa asolana, attualmente non visitabile dall’interno, ma visibile dall’esterno e riconoscibile per la sua facciata cremisi, aveva espresso la volontà di avere la propria dimora proprio in questa città.

«Asolo è bello e tranquillo, paesetto di merletti e poesia; non è lontano da Venezia che adoro, vi stanno dei buoni amici che amo».

Dalle parole espresse dall’attrice nella lettera da lei stessa scritta al drammaturgo Marco Praga si evince come Asolo non abbia perso il suo incanto, nonostante lo scorrere del tempo. 

Lo spirito della Duse aleggia nella città e riposa tra le tende del sipario del suo teatro, che si trova in un’area del castello di Caterina Cornaro, regina di Cipro. L’attrice, che avrebbe voluto passare gli ultimi anni nel borgo, magari proprio affacciata alla finestra della sua casa, da cui era solita guardare il massiccio del Grappa, che tanto le piaceva, riposa presso il cimitero cittadino.

D’altra parte, aveva confessato: «Questo sarà l’asilo per la mia ultima  vecchiaia, e qui desidero essere seppellita. Ricordatelo, e se mai, ditelo.»

2018-11-19 03.26.18 2.jpg

2018-11-19 03.20.12 1.jpg

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© 2020 - Diario di Charlotte