Il Positivismo si afferma nel XIX secolo grazie allo sviluppo scientifico e alla Rivoluzione industriale. Queste producono grandi trasformazioni nelle strutture economiche e sociali, nella cultura e nella filosofia.
Il termine positivismo (dal latino positum, ciò che è posto) indica il proposito di rifiutare le tendenze astratte, metafisiche, spiritualistiche proprie del Romanticismo. Per questo, il Positivismo prende in esame i fatti positivi concreti, per analizzarli alla luce della scienza.
Questo orientamento filosofico è la risposta ai problemi prodotti dal processo storico. Infatti, i positivisti sono consapevoli dell’esistenza di una crisi storica, che deve essere superata dalla società.
Per i positivisti il mondo, in seguito alla frattura rivoluzionaria, è crollato e non può più essere ricostruito. Dunque, deve essere realizzato un nuovo ordine basato sulla scienza.
La politica positiva è il garante di ordine e progresso ed è connessa alle innovazioni tecnico-scientifiche della società. In questo contesto si affermano la borghesia industriale e il proletariato. Inoltre, il Positivismo favorisce la laicizzazione della società e critica la negativa influenza delle confessioni religiose.
In questo contesto emerge un nuovo modello di intellettuale, identificato nelle figure dello scienziato, dell’ingegnere, del medico e del maestro. Queste figure sono volte a sradicare le malattie e l’ignoranza dalla società, dando così origine a nuovi criteri di sicurezza e salute.
Per certi aspetti il Positivismo appare una riproposta del programma illuministico, con cui presenta delle affinità quali:
- La fiducia nella ragione e nel sapere
- L’esaltazione della scienza
- Una visione laica e immanente della vita dell’uomo
Allo stesso tempo, il Positivismo si caratterizza per incisive differenze con l’Illuminismo:
- Il riformismo illuminista tende a tradursi in una rivoluzione, il riformismo positivista è antirivoluzionario.
- Gli illuministi si preoccupano di dare una giustificazione teorica del valore delle scienze, i positivisti puntano a una “visione scientifica globale del mondo”.