Feste e tradizioni

La vera storia di Babbo Natale

Anche se aspettiamo ogni anno il suo arrivo, non tutti sappiamo quale sia la vera storia di Babbo Natale.

Allora, facciamo un passo indietro e scopriamo chi è questo arzillo signore che si dice abiti il Polo Nord. No, Babbo Natale non è quello della Coca-Cola, ma le sue radici storiche sono ben più lontane.

San Nicola di Bari

Probabilmente, il mito di Babbo Natale ha origine della storia di San Nicola di Bari, che si festeggia il 6 dicembre.

Prima di diventare vescovo di Mira, San Nicola è stato protagonista di un dono speciale. Conosceva una famiglia nobile che era ormai in decadenza. Il padre di questa nobile famiglia aveva deciso, a malincuore, di avviare le figlie alla prostituzione. Nicola, allora, aveva lasciato tre palle d’oro alla finestra dell’uomo. Il padre così aveva potuto far sposare le sue tre figlie e risparmiarle da una triste sorte.

Ancora, si racconta che San Nicola avrebbe resuscitato tre giovani tagliati a pezzi e messi in salamoia da un perfido albergatore. Una notte avevano chiesto ospitalità in una locanda; l’oste e sua moglie li avevano accolti volentieri per mangiarseli. Finito il massacro, san Nicola aveva bussato alla porta per chiedere un piatto di carne. Al rifiuto dell’oste si era fatto portare in dispensa, dove aveva estratto dalla salamoia i tre giovani, vivi e vegeti.

Il racconto circolava nelle scuole ecclesiastiche, dove, il 28 dicembre, si celebrava la Festa degli innocenti, una specie di versione cristianizzata dei Saturnali, la scalmanata festa pagana dell’antica Roma.

Messa parte le leggende, una certezza ci resta: aspettare San Nicola, sia in Italia, sia nei paesi nordici, è un’usanza molto comune.

San Nicola, in sella al suo cavallino, porta i doni ai bambini che si sono comportati bene, proprio come Santa Lucia.

Nelle località dell’arco alpino (Svizzera, Austria, Alto Adige) è accompagnato da un Krampus, una sorta di diavolo a cui si attribuisce il ruolo di rapitore di bambini.

Odino

La leggenda di San Nicola si intreccia con la mitologia nordica, con la figura di Odino.

Odino è il dio supremo equivalente a Wodan. L’etimologia del nome lo ricollega al concetto di furore. È il padre universale, governatore del cielo e della terra.

Ogni anno, intorno al 21 dicembre, Odino faceva una battuta di caccia nel periodo del solstizio d’inverno. La tradizione voleva che i bambini lasciassero i propri stivali vicino al camino riempiendoli di carote paglia e zucchero per sfamare il cavallo volante del dio, Slipnir, e in cambio Odino li riempisse di dolcetti.

Un’usanza che ricorda da vicino quella della calza della Befana tipica dell’Italia centro meridionale; nelle regioni del Nordest invece tradizionalmente i doni li portava Santa Lucia (13 dicembre).

Origine del nome Santa Claus

Il nome Santa Claus deriva dal termine Sinterklaas, nome olandese che identifica un personaggio derivato da San Nicola. Sinterklaas vola sui tetti delle case in sella al suo cavallo mentre i suoi aiutanti scendono nei comignoli per lasciare i doni ai bambini.

Babbo Natale nella Letteratura

Babbo Natale, come lo conosciamo oggi, compare per la prima volta nella poesia di Clement Clarke Moore del 1823.

La poesia è conosciuta per il suo incipit “Era la notte prima di Natale”. Qui Babbo appare nella forma che ormai ci è familiare: un elfo rotondetto che vola su una slitta trainata da otto renne.

Anche Dickens, con il suo Canto di Natale, ci offre una versione di Babbo Natale, che però porta il nome di Spirito del Natale presente. Lo Spirito è un gigante allegro, che porta in testa una corona di agrifoglio, non più la mitra, e in mano ha una torcia che assomiglia a una cornucopia. Non veste di rosso, ma di verde, e ha una lunga barba scura. È questo spirito a mostrare a Scrooge la festa di Natale!

Il vestito di Babbo Natale

Ma allora, come mai noi Babbo Natale lo conosciamo come un vecchietto vestito di rosso?

È merito dell’illustratore Thomas Nast, che ha rappresentato per la prima volta Santa Claus vestito di rosso e con una lunga barba, ma questa volta bianca.

Secondo alcuni, il merito del cambio d’abito di Babbo è tutto della Coca-Cola. Negli anni Trenta del Novecento, Babbo Natale è diventato una star grazie alla pubblicità della Coca-Cola, che lo ha consacrato ad immagine del Natale. Tuttavia, è improbabile che sia merito della Coca-Cola, perché alcuni anni prima altre aziende avevano proposto delle pubblicità col Babbo vestito di rosso.

Vi ha stupito conoscere la vera storia di Babbo Natale? Dagli anni Trenta in poi, Babbo Natale è diventato proprio una celebrità!

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