Giornata di vento, sole timido di ottobre che accarezza i cigli delle strade, le grondaie delle case, le crepe dei muri.
Un uomo e una donna passeggiano noncuranti.
Lei è una studentessa, è piena di libri in mano, ha i capelli aggrovigliati in una strana composizione, un’acconciatura retrò frutto della fretta.
Lui è un un uomo perso nei suoi pensieri, ha sempre la testa tra le nuvole e un cappello che dimentica dappertutto, ma che ritrova sempre nei posti più disparati.
Si incontrano, hanno fretta, stanno andando da un’altra parte; sembra quasi un segno del destino, un caso, è giusto questione di un attimo. I libri volano, il cappello pure, e i due si ritrovano ad essere abbracciati in mezzo ad una giornata che non aveva nessuna carta in regola per essere speciale, ma lo è diventata.Testimone oculare, una gatta con una macchia sul muso.